Hai mai provato a cuocere la pasta senza prima far bollire l’acqua?
Se chiedi a un contadino di provare a seminare il suo campo prima di averlo reso fertile, cosa pensi che ti risponderebbe?
Bene..afferrato il concetto! C’è una sequenza da rispettare nel fare le cose per ottenere i risultati desiderati, e questo vale anche nel fare impresa con successo.
Tuttavia, non sono rari, anzi direi fin troppo frequenti, le situazioni aziendali in cui, ad esempio, si cerca di elaborare una strategia, cioè il come raggiungere un certo risultato partendo dallo scenario attuale, senza aver prima definito esattamente dove si vuole arrivare, e soprattutto perché!
L’imprenditore “nomade”
Per intenderci, è come se volessi prepararti per un viaggio, e quindi decidere il tragitto, l’equipaggiamento e le tempistiche, senza aver prima definito la meta!
A meno che tu non voglia essere un imprenditore “nomade”, e in questo caso caricarti per tutte le stagioni in direzione terra, mare, campagna, montagna, città.. arrivare dove capita, quando capita, con risorse scarse o abbondanti chissà, dipende da cosa è successo lungo il tragitto, aspettandoti pure che i tuoi collaboratori ti seguano e probabilmente lamentandoti perché l’azienda non va come vorresti o perché sei in debito di energie, motivazione, soldi, fiducia..
Le conseguenze di alterare la sequenza di certi passaggi, possono dunque compromettere duramente l’organizzazione e i profitti, oltre che la tenuta dell’imprenditore.
Sembra un’assurdità, ma succede alla maggior parte dei tuoi colleghi che non hanno, o non costruiscono, una visione aziendale, prima di andare sulle strategie, che fondamentalmente servono a realizzarla.
L’imprenditore “nano”
Oppure, per fare un altro esempio, l’imprenditore è rimasto il venditore di punta della sua azienda nonostante abbia una rete vendita e nonostante la stia pagando!
Un altro paradosso che condanna l’impresa e l’imprenditore a inevitabili costi e mancati profitti, oltre che, in molti casi, confermare a sé stesso che nessuno può essere bravo come lui e che sta sacrificando la vita per l’azienda, e che lui è insostituibile..e di fatto non cresce mai!
Come aspettarsi che l’azienda possa marginare, l’organizzazione funzionare e le persone contribuire al meglio, se prima non si identificano le lacune, i punti deboli, le criticità invisibili ma sostanziali della squadra, e poi formarla, allenarla e guidarla!
È come allestire una squadra di calcio lasciando i calciatori andare in campo senza uno schema, solo perché fanno i calciatori di mestiere, e l’imprenditore resta il miglior calciatore invece di saper diventare un allenatore capace, e ciò nonostante cercare di non retrocedere!
Potremmo continuare all’infinito con gli esempi, il punto è che se non viene rispettata la sequenza in cui vanno fatte e ottenute le cose in azienda, sei certo che non le otterrai, o che verranno male!
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Photo credit: Regis F on Unsplash