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Con il decreto n.137 del 2012 in Italia è obbligatorio per il datore di lavoro occuparsi del continuo e costante aggiornamento delle competenze professionali e quindi della formazione dei lavoratori dipendenti. L’obbligo, spesso rispettato soprattutto in termini di sicurezza, dove diventa fondamentale, è quasi moralmente esteso anche a una formazione più pratica e completa dei lavoratori, che vedono nella formazione aziendale una risorsa decisiva per valutare un posto di lavoro oltre che migliorare le proprie prestazioni lavorative; una ricerca della Middlesex University infatti riporta che il 74% dei lavoratori ritiene che sia proprio la mancanza di formazione aziendale a non permettergli di sviluppare al massimo le proprie capacità lavorative

In questo nuovo mercato del lavoro, dove i lavoratori riscoprono un nuovo modo di lavorare che predilige l’equilibrio con la vita personale rispetto al livello salariale, diventa imprescindibile preoccuparsi di unire l’obbligo all’opportunità della formazione dei lavoratori in azienda.

Ecco perché in questo articolo analizziamo come occuparsi della formazione dei lavoratori in modo efficace e proficuo per l’azienda, per sfatare quella tendenza di alcuni datori di lavoro a vederlo come un obbligo di legge sterile e dispendioso. In particolare, parliamo di:

  • Cos’è e perché devi fare formazione dei lavoratori in azienda
  • Quando e come occuparti della formazione dei lavoratori
  • Gli obblighi del datore di lavoro per la formazione dei lavoratori

Formazione dei lavoratori: cos'è e perché fare formazione dei lavoratori in azienda

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Cos’è e perché devi fare formazione ai lavoratori in azienda

La “Great Resignation” cioè il fenomeno innescatosi durante la seconda ondata di pandemia che ha portato a questo cambio di valori e dell’importanza del “lavorare” nella propria vita, ha comportato diversi effetti sulle aziende: oltre alla potenziale perdita delle proprie risorse umane, avviene anche un cambio di valori nei nostri clienti target e un aumento del mercato concorrenziale vista la propensione al “mettersi in proprio” dopo le dimissioni.

Probabilmente da datore di lavoro queste informazioni tenderanno a non interessarti e proprio per questo, invece, dovresti preoccuparti: questo scenario è la realtà odierna e se non saprai coglierne le richieste potresti ritrovarti con lo staff decimato e una reputazione danneggiata sul mercato. La soluzione a tutto questo è la formazione dei lavoratori? Non solo: questo è solo uno dei primi passi fondamentali da dover fornire ai tuoi collaboratori e dipendenti.

Per capirne l’importanza, basta pensare a questo antico detto: “Imparare è come remare controcorrente, se smetti torni indietro”. La formazione dei lavoratori non deve quindi essere vista solamente come obbligo di legge, ma come strumento di crescita aziendale in termini di reputazione, produttività e guadagni. Ma cosa vuol dire fare formazione dei lavoratori?

Si tratta di una serie di attività da proporre ai propri collaboratori per aumentarne le conoscenze e competenze e favorire la crescita personale e professionale nel raggiungimento degli obiettivi di business.

E nella pratica, invece, come fare formazione aziendale? Vediamolo insieme!

Quando e come occuparti della formazione dei lavoratori

Quando e perché fare formazione dei lavoratori in azienda

Partiamo con lo specificare che esistono più di un tipo di formazione dei lavoratori; a seconda dell’azienda e dei bisogni dei dipendenti, possiamo avere:

  • Bisogno organizzativo: influenzato dagli obiettivi di business;
  • Bisogno professionale: dipende dalla posizione che si occupa nella gerarchia aziendale;
  • Bisogno individuale: esigenze dei singoli individui e sviluppo personale.

Nel primo caso si tratta di una formazione mirata sull’acquisizione di determinate conoscenze e skill indispensabili per raggiungere, appunto, determinati obiettivi di business e riguarderà quindi le aree interne e i team, diversificando la formazione per le necessità di ogni gruppo oppure prevedendo una formazione su scala aziendale per raggiungere un determinato obiettivo come ad esempio una migliore gestione del tempo

La seconda tipologia di formazione dei lavoratori invece è di stampo manageriale, un knowledge sharing che permette di costruire un’economia di scala all’interno delle risorse professionali della propria azienda. Puoi trovare tre consigli pratici a riguardo nel video del nostro consulente Armando Cignitti: guarda il video.

Per rispondere ad un bisogno individuale dei propri lavoratori invece si può prevedere un programma di formazione interna in modalità di affiancamento dove la figura da formare viene affiancata da una più esperta da cui acquisisce le competenze pratiche richieste direttamente sul campo. Spesso questa tipologia di formazione dei lavoratori è rivolta a stagisti o dipendenti in apprendistato, anche se nell’ottica di un’economica di scala sarebbe utile allargare il concetto al di fuori di questi casi particolari.

Tipologie di formazione dei lavoratori: come fare formazione dei lavoratori in azienda

Nonostante queste tipologie di formazione dei lavoratori rispondano ad esigenze diverse, hanno degli elementi comuni che bisogna considerare:

  • In qualsiasi tipologia di formazione, interna o esterna, occorre assegnare un responsabile o referente per ogni team o persona formata. Questa figura, nel caso di formazione interna è il responsabile diretto degli argomenti insegnati mentre, mentre nella formazione esterna – tramite corsi o webinar – ha il compito di assicurarsi che la formazione avvenga in modo chiaro, pratico e funzionale agli obiettivi, assistendo il lavoratore formato nell’apprendimento di alcune conoscenze e competenze, e fornendo anche alcune spiegazioni e aiuti aggiuntivi per favorire la comprensione.Inoltre, nel caso di formazione obbligatoria nel tema della sicurezza o in programmi formativi statali, ad esempio stage o apprendistati, il responsabile deve interfacciarsi anche con il referente del progetto formativo esterno, allineandosi sul programma, obiettivi e progressi.
  • Alcune aziende potrebbero non saperlo ma la formazione dei lavoratori va svolta in orario di lavoro, prevedendo in anticipo un calendario sostenibile sia per le attività lavorative in programma che per le disponibilità dell’eventuale ente erogatore della formazione.

Finora abbiamo cercato di spiegare l’importanza della formazione dei lavoratori con uno stampo più concreto, valoriale e reputazionale, ma in realtà esiste anche – come anticipato ad inizio articolo – una componente obbligatoria che il datore di lavoro è chiamato ad assolvere.

Gli obblighi del datore di lavoro per la formazione dei lavoratori

Per alcune classi di impiego, la formazione dei lavoratori è obbligatoria e prescritta dallo Stato: come ad esempio per gli psicologi, avvocati, geometri, insegnanti… dove si parla di aggiornamento sulle nuove norme statali e internazionali. Per gli altri settori? L’unico obbligo generale preposto ad ogni settore è la formazione sulla sicurezza sul lavoro, da fornire ai propri lavoratori appena entrati in azienda pena una importante sanzione in caso di infortunio causato dall’ignoranza di tali norme da parte del lavoratore.

Gli obblighi del datore di lavoro per la formazione dei lavoratori in azienda

Quest’ultima prevede diversi elementi imprescindibili che deve trattare, come ad esempio:

  1. Il datore di lavoro deve assicurare ai lavoratori una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche rispetto ai concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza; e agli stessi termini caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell’azienda.
  2. La durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione sono definiti mediante accordo tra lo Stato e le Regioni
  3. La formazione va fatta all’inizio del rapporto di lavoro o del trasferimento o del cambio di mansioni o dell’introduzione di nuove attrezzature
  4. La formazione deve essere periodica e non una tantum in quanto i concetti vengono aggiornati periodicamente.
  5. La formazione dei lavoratori non può comportare oneri economici agli stessi.

Speriamo di averti aiutato a fare chiarezza sulla formazione dei lavoratori!

In Improvia abbiamo un alto focus sul miglioramento e la crescita delle aziende italiane, per questo vogliamo aiutarti a risolvere problemi reali. Se necessiti di formatori competenti e specializzati nelle dinamiche aziendali, o di un supporto nell’organizzazione della formazione dei lavoratori, contattaci: puoi avere una consulenza gratuita e senza impegno per analizzare le reali necessità della tua impresa.

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Alla prossima!

Armando Cignitti
Consulente aziendale e Fondatore di Improvia
mail. a.cignitti@improvia.it

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Armando Cignitti

Consulente e Autore, da 22 anni aiuto Imprenditori e Professionisti ad incrementare il valore della propria attività sul mercato, attraverso un metodo di gestione e soluzioni per uno sviluppo aziendale stabile e sostenibile. Ho fondato Improvia per realizzare la "casa del miglioramento continuo" per tutti gli imprenditori, i loro collaboratori e i professionisti che vogliono migliorare le proprie abilità, porsi nuovi obiettivi, ottenere risultati misurabili e duraturi di crescita personale, aziendale ed economica.

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