Scopri i modelli di project management per migliorare la produttività e gestione della tua azienda.
Ti ricordi quando per gestire un’azienda bastava un bravo imprenditore e collaboratori “motivati”?
Ecco se pensi che ancora oggi funziona così, devi ricrederti leggendo questo articolo sui modelli di gestione aziendale oggi.
Erano gli anni ’60 e da allora sono cambiate tante cose. Per ottimizzare la gestione aziendale oggi si ricorre a modelli più articolati, variabili e specifici che permettono di ottimizzare le risorse interne, incrementando la produttività ed evitando i colli di bottiglia che bloccano il proseguire dei lavori.
Probabilmente hai sentito parlare di questi modelli, sono diversi e prendono vita anche dal settore informatico! Tuttavia utilizzare uno dei modelli di gestione aziendale non vuol dire aver risolto i problemi operativi o gestionali della tua attività: infatti, questi modelli, sono applicabili e combinabili in diversi modi a seconda del tipo di business e di progetto seguito.
Ogni modello di gestione aziendale infatti ha delle caratteristiche distintive che lo rendono più o meno adatto ad un contesto aziendale o ad un progetto di lavoro. Oggi vogliamo spiegarti queste caratteristiche, infatti ti parliamo di:
- Modello Agile: per una gestione aziendale proattiva e dinamica
- Metodo Scrum: ruoli, artefatti ed eventi per il metodo sprint della gestione aziendale.
- Modello kaizen: la filosofia di cambiamento per la gestione aziendale di Toyota e Sony.
Non continuare a gestire la tua azienda come 60 anni fa: sblocca la crescita del tuo business evitando la creazione di un blocco operativo o analitico.
Avevi mai pensato all’esistenza di blocchi che minano la crescita della tua azienda? Ne esistono moltissimi e sono spesso nascosti, ecco perché abbiamo preparato una guida gratuita e senza nessun impegno che puoi consultare quando vuoi per abbatterli e tornare a scalare i bilanci.
Torna a far crescere la tua attivitàModello Agile: per una gestione aziendale proattiva e flessibile
Probabilmente avrai letto “metodo agile” in qualche post su Linkedin o nel sito web di un guru del settore. Ma cosa vuol dire davvero metodo o modello agile?
Il metodo Agile nasce a metà degli anni ’90 nel settore informatico e si contrappone al tradizionale Heavyweight per via della sua interazione continua con gli stakeholders.
Tradotto in ambito aziendale, il metodo agile si contrappone a quello tradizionale lineare basato sui dati di mercato: secondo il metodo agile non si pianifica o progetta un prodotto in anticipo, ma il processo di lavoro è un iter ciclico che prosegue per sprint di due o tre settimane dove tutti i membri del team perseguono degli obiettivi specifici per il progetto, sui quali il cliente viene costantemente aggiornato. Al termine delle tre settimane si tirano le somme e si ri-parte con un altro sprint di lavoro durante il quale si cerca di ottenere risultati migliori volta dopo volta.
Questa metodologia è la migliore in termini di risposta al cambiamento, imprevisti e versatilità, infatti se durante uno sprint il cliente volesse delle modifiche, queste non andrebbero ad inficiare con gli obiettivi finali perchè non sono stati prestabiliti ed il lavoro è ancora in corso d’opera.
All’interno del metodo di project management o modello di gestione agile si possono poi riscontrare diversi framework di lavoro, tra i quali lo scrum.
Metodo Scrum: ruoli, artefatti ed eventi per il metodo sprint della gestione aziendale.
All’interno della vasta filosofia di gestione aziendale “Agile”, Scrum è sicuramente il metodo più diffuso perché racchiude l’ampiezza dello scenario sovra-descritto in diverse categorie ed aree d’azione permettendo un’applicazione valida anche su progetti più strutturati, pur mantenendo i vantaggi del modello Agile.
Lo scrum prevede delle consegne intermedie e riunioni molto frequenti cosi che tutti i membri del team sappiano cosa stanno facendo singolarmente e si proceda in modo consapevole fino al termine dello sprint.
I ruoli previsti dal metodo Scrum sono:
- SCRUM MASTER: il responsabile del processo. Chi ha il compito di controllare che il team lavori in modo coerente allo sviluppo del progetto, eliminando eventuali elementi esterni di disturbo che possono inficiare la produttività ed organizzazione del team.
- PRODUCT OWNER: in un’azienda può essere affine al ruolo dell’Account, colui che deve interfacciarsi sia con il team azienda che con i clienti, tenendo conto dei requisiti del prodotto da un lato e del team dall’altro.
- TEAM DI SVILUPPO: il gruppo di professionisti auto-organizzato. E’ il team stesso ad organizzare le responsabilità del progetto trasformandole in task da raggiungere in un determinato sprint.
Considerando che il modello Agile è caratterizzato proprio dall’interfacciarsi continuamente con stakeholders e clienti, nello scrum sono previsti dei documenti rivolti a loro e al team stesso per assicurare trasparenza e comunicazione costanti. Questi sono detti Artefatti e lo Scrum ne prevede 3:
- PRODUCT BACKLOG: è un documento di responsabilità del Product Owner, che al suo interno deve inserire la lista di tutti requisiti necessari per la realizzazione del progetto in ordine di priorità cosi che il team sappia l’ordine in cui lavorare.
- SPRINT BACKLOG: il documento che definisce tutti i task da completare nei singoli sprint, è gestito dal Team di Sviluppo sulla base delle priorità inserite nel Product Backlog.
- INCREMENTO: la somma di tutti gli elementi del Product Backlog completati durante uno sprint e durante gli sprint precedenti.
Affinché si mantenga un flusso di lavoro costante e fluido, nonostante la flessibilità che caratterizza tale modello, lo Scrum prevede anche 4 eventi per ispezionare l’andamento delle attività. Questi eventi sono:
- SPRINT PLANNING: riunione in cui il Product Owner ha stilato il Product Backlog descrivendo gli aspetti più importanti e l’obiettivo da raggiungere nello sprint seguente. Al termine della riunione lo Scrum Master può compilare lo Sprint Backlog.
- DAILY SCRUM: un breve confronto giornaliero di un quarto d’ora fra Team di Sviluppo e Scrum Master, dove si segna il lavoro svolto il giorno precedente e si decide quello della giornata successiva, fino al prossimo Daily Scrum.
- SPRINT REVIEW: una revisione alla fine di ogni sprint per valutare il raggiungimento o meno dell’obiettivo prefissato. Qui è presente anche il cliente al quale viene mostrato il lavoro svolto fino a quello sprint.
- SPRINT RETROSPECTIVE: un’analisi retrospettiva per decidere quali attività mantenere dello sprint successivo e quali modificare in base all’efficienza apportata al progetto e le possibili problematiche riscontrate, cosi da rendere il prossimo sprint ottimale rispetto all’obiettivo del progetto prefissato.
Sicuramente il modello scrum è più strutturato del generico e tanto diffuso “modello agile”, tuttavia potrebbe sembrare complesso da strutturare in azienda. I suoi punti di forza sono l’ottimizzazione costante dei processi di lavoro, che impedisce l’instaurazione di colli di bottiglia che ritardano consegne e vendite, e una cura verso il cliente che è partecipe di tutto il processo lavorativo in modo da avere già un’idea del risultato senza sorprese finali.
Tale modello è indicato soprattutto per aziende che si trovano a gestire tanti flussi di lavoro a cui faticano a stare dietro: ti ritrovi in tale definizione?
Non temere, ti aiuta Improvia a capire la soluzione migliore per te e se sarà il metodo Scrum ti guideremo nella strutturazione dei suoi processi: ottieni flussi di lavoro ottimizzati e proficui per lavorare in modo efficiente, tornando ad accogliere nuovi clienti scalando il tuo business.
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Consulenza GratuitaModello Kaizen: la filosofia di cambiamento per la gestione aziendale di Toyota e Sony
Ecco un modello di gestione aziendale o metodo di project management che difficilmente conoscerai, ma sicuramente aziende come Toyota, Sony o Honda si. Il modello Kaizen è un sistema di produzione giapponese tra i più diffusi nelle aziende di successo, che puntano ad un’espansione e crescita costante della propria attività.
A differenza dei precedenti, la sua base di partenza è prettamente empirica, filosofica.
“Kaizen”, infatti, è l’unione delle parole giapponesi “Kai” e “Zen“, “cambiamento” e “buono” che quindi insieme indicano azioni di cambiamento e miglioramento continuo.
Implementare tale modello in azienda suppone che vengano eliminati gli sprechi del tuo sistema produttivo, giorno dopo giorno, con l’obiettivo che la tua azienda sia migliore di ieri e peggiore di domani.
Quali sono questi sprechi nel sistema produttivo di un’azienda? Partendo dall’assunto della filosofia Kaizen che preferisce lo spirito di gruppo a quello del singolo, il modello si sviluppa da un’ipotesi da verificare attraverso le seguenti fasi a cui devono lavorare tutti gli interessati al progetto:
- Plan (Pianificare): fissa un obiettivo tenendo in considerazione lo stato attuale della tua attività. In base all’obiettivo definisci un piano d’azione ed analizza i problemi o blocchi che ti stanno impedendo di realizzarlo. Non riesci ad identificare ciò che ti impedisce di proseguire verso il tuo obiettivo di business? Ti aiuta Improvia con un’analisi gratuita della tua situazione aziendale per evidenziare i possibili blocchi.
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- Do (Fare): attua le azioni previste nel punto precedente.
- Check (Verificare): analizza i risultati ottenuti e confrontali con le informazioni precedenti. Solo se hai raggiunto gli obiettivi che avevi fissato potrai progredire. Al contrario dovrai ripartire da capo.
- Act (Agire). Nel caso in cui le azioni previste ti abbiano portato a raggiungere gli obiettivi, devi standardizzarle per inserirle nel processo, che deve essere costantemente migliorato secondo la filosofia Kaizen: ogni azione potrà essere utilizzata per pensare come migliorare in futuro.
Quale di questi modelli di gestione aziendale fa più al caso della tua azienda? Quale utilizzi al momento? Ti aiutiamo a capire e strutturare il modello di gestione aziendale più adatto alle tue esigenze.
In Improvia abbiamo la mission di far crescere le aziende italiane e per questo vogliamo aiutarti a risolvere problemi reali. Se anche tu sei stanco di rimandare i tuoi blocchi e problemi aziendali, troviamo insieme la soluzione più adatta: prenota la tua prima consulenza gratuita e senza impegno.
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Alla prossima!
Armando Cignitti
Consulente aziendale e Fondatore di Improvia
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