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Cos’è e come si fa una SWOT Analysis.

Tra i tanti strumenti di cui si parla in un’azienda, tra modello di business, stipula del budget aziendale e simili, la SWOT Analysis è tra i più semplici e dall’efficacia immediata nel darti un quadro aziendale che includa aspetti esterni ed interni su cui puntare o migliorarsi. Tuttavia proprio per la semplicità di comprensione della sua matrice, viene spesso considerata un’analisi di business “basilare” quasi “banale” o scontata.

In realtà, in seguito a diversi anni di confronti aziendali con diversi imprenditori, direttori e colleghi abbiamo notato che spesso le aziende e business con problemi strutturali o di gestione, hanno in comune proprio la mancanza di una SWOT Analysis fatta bene e nei giusti tempi.

Hai mai pensato all’esistenza di alcuni blocchi che minano la crescita della tua azienda? Ne esistono moltissimi e spesso nascosti, ecco perché abbiamo preparato una guida gratuita e senza nessun impegno che puoi consultare quando vuoi per abbatterli e tornare ad ottimizzare i tuoi profitti.

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Per aiutarti alla radice dei tuoi problemi, vogliamo proporti qui di seguito una pratica guida alla SWOT Analysis, spiegandoti:

  • Cos’è la SWOT Analysis
  • Come si fa la SWOT Analysis

Cos’è la SWOT Analysis?

L’efficacia di questa matrice di analisi aziendale si può percepire già dall’acronimo “SWOT”: Strenghts, Weaknesses, Opportunities e Threats. Questi indicano:

  • Strenghts: i punti di forza della tua attività, ciò che il tuo business possiede internamente di positivo per il mercato, il target e ai competitors. Qui rientrano ad esempio tutte le informazioni che traiamo da uno studio di mercato e dal posizionamento della tua azienda. Ad esempio, se produci scarpe, i tuoi punti di forza possono essere: produzione sostenibile e artigianalità.
  • Weaknesses: strettamente correlati ai punti di forza, abbiamo le debolezze proprie dell’azienda. Questa è la sezione che un imprenditore tende a tralasciare o non completare perché è quella dove occorre essere quanto più oggettivi possibili. Qui bisogna esprimere tutto ciò che non rende, ad oggi, la tua azienda la leader del settore. Ad esempio, tornando all’esempio delle scarpe, come diretta conseguenza dei punti di forza abbiamo: alti costi di produzione, ricerca di materie prime.

Questi due in particolare sono indicati come fattori interni e sono i primi da cui cominciare la nostra SWOT Analysis. Infatti, soprattutto se ben individuati alla nascita del nostro business possono semplificarci molto i processi di vendita e promozione in quanto vanno a delineare i principi cardine da includere nella nostra Unique selling proposition (USP).

La USP è il fattore differenziante del nostro prodotto e la comunicazione che deve trapelare dalle nostre attività per rendere chiaro al cliente perché deve comprare proprio il nostro prodotto e non dalla concorrenza.

Avendo già definito “Strenghts”, la tua unique selling proposition si può considerare già identificata, andando a velocizzare i processi di vendita e ad ottimizzare la comunicazione aziendale.

I restanti fattori da includere nella SWOT Analysis si rivolgono invece al quadro esterno che circonda un’azienda, cioè nello specifico:

  • Treaths: le minacce e rischi che l’azienda si trova a dover fronteggiare dall’esterno. A questo gruppo ad esempio appartengono la presenza di forti competitors nel settore, e molti altri da studiare in modo dettagliato in un modello di previsione rischi in 3 fasi che vedremmo fra poco;
  • Opportunities: pensi di allargare il tuo mercato? La materia prima che utilizzi sarà reperibile più facilmente? Sta prendendo piede un nuovo trend che avrà effetti positivi sulla tua azienda? Tutte queste sono opportunità per il tuo business e, per quanto dispiaccia, sono variabili su cui noi non possiamo operare in quanto dipendono dall’esterno.

I quattro termini vanno organizzati nella matrice a doppia entrata tipica della SWOT che si divide quindi in fattori positivi-negativi ed interni-esterni. Adesso che abbiamo definito la struttura e spiegato gli elementi, bisogna esaminare come riempire i riquadri della nostra matrice di SWOT Analysis.

Come si fa la SWOT Analysis?

Definendo la struttura che deve avere una SWOT Analysis con le “categorie” da utilizzare per classificare i propri punti di forza e di debolezza, è ora di capire bene cosa dobbiamo inserire e dove.

Questo processo centrale nella nostra SWOT Analysis è tanto fondamentale quanto delicato, infatti mentre  i primi due fattori interni e le “Opportunities” potrebbero sembrare più semplici da capire e definire, per le “Minacce” vi sono diversi modelli possibili da utilizzare per individuarli in modo efficace.

Ecco perché vogliamo dedicare questo spazio ad approfondire uno tra i modelli principali per definire i Treaths.

Come identificare le minacce per la tua attività? Guida ai fattori esogeni della SWOT Analysis.

Caratterizzati proprio dal non dipendere dall’operato aziendale, i fattori esogeni considerati nella SWOT Analysis sono i più delicati da identificare. Infatti, ciò che rende pericolose le minacce è proprio non poter far altro che difendersi. Come possiamo difenderci meglio se non identificando per tempo ogni minaccia?

Certo, nel mercato odierno tutto diventa una minaccia ma un bravo imprenditore deve riuscire a valutare quale tra esse sia la più rischiosa ed importante da fronteggiare. Per riuscirci bisogna fare una valutazione del rischio, secondo il seguente modello a 3 fasi:

Modello a 3 fasi per le Minacce nella Swot Analysis

Analisi PEST: i fattori da considerare nelle minacce della propria SWOT Analysis

Nella prima fase nel nostro modello occorre identificare tutti i fattori che possono identificarsi come minacce esterne al nostro business. Questi sono riassunti nell’acronimo stesso “Pest” di cui esistono diverse varianti, che integrano nuovi fattori come la Steep. Infatti mentre la Pest include:

  • Fattore Politico: normative e leggi che limitano le possibili attività di business;
  • Fattore Economico: tasse, Pil, debiti e risorse economiche dell’azienda;
  • Fattore Sociale: cosa richiede oggi la società, i trend della moda e degli stili di vita odierni;
  • Fattore Tecnologico: quanto l’avanzare della tecnologia possa essere una minaccia per ogni azienda è una delle incognite più discusse della società di oggi. Mentre per alcuni è una risorsa (link articolo sito web per PMI) altri rischiano di sopprimere all’ascesa tecnologica, per questo è fondamentale includere questo fattore nelle minacce.La Steep introduce anche il fattore “Environment”, a nostro avviso sempre più importante in ogni settore di mercato data la sensibilità del pubblico di oggi.

Effettiva valutazione del rischio: i KSF per la Swot Analysis.

Come brevemente anticipato, non tutti i fattori sopra elencati sono necessariamente un rischio per ogni azienda, ecco perché bisogna fare una selezione dei più rilevanti. Tale selezione si può svolgere considerando quanto spesso occorre un danno legato ad uno dei rischi e quanto sia “impattante” questo sulla realtà aziendale. In poche parole il modello da utilizzare in tal senso è anch’esso una matrice doppia con, da un lato la variabile “frequenza” e dall’altra “magnitudo”, come si vede in figura. Segnando l’incidenza del nostro rischio su queste due variabili otterremo una classificazione chiara del rischio più urgente da affrontare.

La valutazione del rischio nella SWOT analysis

Fattori di mercato da considerare come minacce nella SWOT Analysis: le 5 forze di Porter.

L’ultimo step per identificare le minacce dell’azienda è considerare i fattori di mercato, che i più attenti avranno già notato mancare nei fattori dell’analisi PEST. Si tratta di identificare lo scenario d’azione della nostra attività: siamo in una fetta di mercato molto vasta, satura? Il nostro settore è in crescita, ci sono diversi fornitori?

Abbiamo potere di negoziazione? Per rispondere a tutte queste domande in modo ordinato esiste il modello delle 5 forze di Porter, visibile nello schema qui di seguito.

le 5 forze di Porter nella SWOT Analysis

Adesso che abbiamo creato passo dopo passo la nostra SWOT Analysis non ci rimane che coglierne i frutti collegando i dati di ogni singolo quadrante con gli altri: costruisci la tua personale strategia di crescita aziendale consapevole. Per accompagnarti in questo processo, ti offriamo un confronto tra pari gratuito e senza impegno dove possiamo affrontare i vari punti della tua SWOT Analysis:

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Alla prossima!

Armando Cignitti
Consulente aziendale e Fondatore di Improvia
mail. a.cignitti@improvia.it

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Photo credit: Anastasiia Chepinska, Lucas Blazek, Markus Winkler, Recha Oktaviani, Stellrweb, William Iven on Unsplash

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Armando Cignitti

Consulente e Autore, da 22 anni aiuto Imprenditori e Professionisti ad incrementare il valore della propria attività sul mercato, attraverso un metodo di gestione e soluzioni per uno sviluppo aziendale stabile e sostenibile. Ho fondato Improvia per realizzare la "casa del miglioramento continuo" per tutti gli imprenditori, i loro collaboratori e i professionisti che vogliono migliorare le proprie abilità, porsi nuovi obiettivi, ottenere risultati misurabili e duraturi di crescita personale, aziendale ed economica.

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